History

STORIA DI TAPPETI

La storia dei tessuti si perde nella notte dei tempi. A causa della mancanza di documenti scritti non si può avere una datazione certa, da ritrovamenti archeologici è certo che la lana veniva lavorata come minimo 5000 anni fa in varie località, come ad esempio in Egitto.
il tappeto più antico esistente è stato ritrovato nel 1949 in una zona chiamata Pazyryck in Siberia, sotto uno strato di ghiaccio all’interno di una tomba di un principe. Il tappeto è adesso nel museo dell’Hermitage. La sua datazione risale a circa 500 a.c. e raffigura dei soldati in groppa a dei cavalli assieme a dei portatori di doni che recano regali per Ciro il grande. Lo sfondo del tappeto ha 8 angoli con simboli della religione zoroastriana, la più antica religione persiana. Nella stessa tomba era presente un kilim che mostra delle principesse che pregano rivolte verso il fuoco.

Furono trovati anche molti feltri colorati, insieme a delle coperte da sella. Tutto questo materiale ci mostra che un’arte già perfezionata. A riprova di questo c’è la dimensione inusuale delle coperte da sella (una dimensione che è difficile da produrre tutt’oggi) i colori sono stabili, dopo 2500 anni, vibranti e i tappeti sono rifiniti nella loro esecuzione e nel design. Di certo i primi manufatti tessuti non erano così, ci fu un periodi di evoluzione essendo una delle necessità umane primarie, non ci sono testimoniaze dei primi tappeti. Dopo l’era di Ciro il grande ci fu la dinastia dei Sassanidi, la cui storia ci narra di corti piene di oro e gioielli. Nel 641 d.c. gli arabi attaccarono la Persia e i tappeti furono tagliati e divisi tra i vincitori. Da questo periodo e fino al 1499 d.c. pochissimi frammenti di tappeti furono ritrovati. Fu la dinastia Safavide che iniziò nuovamente a produrre ed apprezzare la manifattura dei tappeti (1500-1600). Questo periodo ebbe grande influenza sull’arte, sia nell’Asia minore (lotto/transylvania) Anatolia, che nell’Asia centrale, l’Egitto e l’Europa, coi tappeti francesi, portoghesi e spagnoli. Gli afgani attaccarono la Persia nel 1722 e l’arte ne soffrì di nuovo. Il lavoro era fatto solo dai nomadi, nelle distanti campagne, dove non arrivava la guerra. Dal 1870 i tappeti iniziarono ad apparire nelle città importanti e fino alla seconda guerra mondiale, l’arte rifiorì e continua tutt’oggi ad evolversi.